Ultima modifica: 31 Marzo 2023
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Cl. 1C – INCONTRO CON I CARABINIERI DEL NUCLEO TUTELA DEL PATRIMONIO CULTURALE

“Perché i Carabinieri sono ritardatari?   Perché si chiamano Carabin-ieri, mica Carabin-oggi!”

Si raccontano tante barzellette sui Carabinieri, le quali, dietro alla battuta, nascondono un grande affetto verso queste persone che lavorano per la difesa della nostra libertà.

Venerdì 17/3/23 abbiamo conosciuto un gruppo speciale di Carabinieri facenti parte del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale che, a differenza della barzelletta, sono giunti puntualmente nella nostra cl.1^C del plesso Farè, per spiegarci il loro lavoro e  trasmetterci soprattutto la passione che li porta a ricercare con caparbietà e professionalità i beni artistici che vengono rubati ai musei, ai privati o alla collettività.

Ci ha colpito l’episodio di un quadretto, raffigurante San Sebastiano, trafugato da una chiesa. In sé esso aveva uno scarso valore artistico, ma la comunità parrocchiale era molto devota a quell’immagine e per ritrovarlo i fedeli hanno anche fatto voto di digiuno. Quando poi è stato ritrovato, la gioia della comunità fu tale da commuovere anche i Carabinieri che lo avevano ritrovato e restituito.

Così abbiamo capito che dobbiamo rispettare i beni che ci circondano perché essi hanno sempre un valore e un significato importante per qualcuno. L’Italia poi, grazie alla sua storia, è il Paese con il maggior numero di opere artistiche e pertanto la più soggetta a furti. Per questo è nato il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, che addestra anche i colleghi di altre nazioni in virtù della propria esperienza sul campo. Esistono 15 Nuclei TPC, all’incirca uno in ogni regione, e la sede del Nucleo TPC lombardo si trova proprio a Monza, negli edifici della Villa Reale.

Essi hanno creato una banca dati dei Beni Culturali illecitamente sottratti, che viene consultata e aggiornata di continuo.

Anche noi possiamo aiutare i Carabinieri a ritrovare opere trafugate attraverso l’App. i-TPC. In pratica, tutti siamo chiamati in prima persona a difendere il nostro patrimonio culturale che rappresenta il nostro passato, le nostre radici, la nostra storia. Proviamo a pensare ad un mondo senza arte né cultura: Pisa e Venezia sarebbero semplici e anonime città, Roma una capitale come tante, l’Italia solo un territorio dalla forma un poco bizzarra.

E’ il valore, la consapevolezza, l’amore che abbiamo per la nostra storia e le nostre opere d’arte che rendono il nostro Paese così bello e unico, proprio come il San Sebastiano dei parrocchiani che festeggiarono il suo ritrovamento. 

Ed è per questo che dobbiamo rispettare i nostri beni culturali ed evitare di imbrattarli o rovinarli, come purtroppo sentiamo fare da persone incivili.

Grazie all’entusiasmo, alla professionalità e alla simpatia dei Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale anche noi abbiamo capito l’importanza del rispetto e dell’amore per le nostre bellezze artistiche.

Chiudiamo con un’altra barzelletta che il Maresciallo Aliquò e il Brigadiere Rovito, i nostri relatori, sicuramente apprezzeranno e con la quale vogliamo ringraziarli per la pazienza e la disponibilità dimostrata nei nostri confronti.

<<Un Carabiniere sta salendo sulla Torre degli Asinelli. A un certo punto, stremato, incontra una donna incinta che sta scendendo: “Scusi, quanto manca?”. E la donna: “Tre mesi”. Caspita, allora torno giù!”>>.

Si sa, una barzelletta tira l’altra e grazie ai Carabinieri abbiamo l’imbarazzo della scelta.

Ecco l’ultima: 

<<Un tizio sta raccontando delle barzellette al pubblico in un bar: “Adesso ve ne racconto una sui Carabinieri”.    Dal fondo della sala: “Guardi che io sono dell’Arma”. “D’accordo, allora a lei la spiego dopo!”>>. 

 

Classe 1^C