Un ponte colorato tra le scuole: viaggio nella quotidianità della Scuola dell’Infanzia Penati
Nell’ambito del progetto Comunità di pratiche, la professoressa Barbara Sala e le insegnanti Anna Napolitano e Angela Terrazzini hanno fatto tappa alla Scuola dell’Infanzia Penati, pronte a tuffarsi – nel vero senso della parola – nel mondo meraviglioso dei più piccoli. Come le colleghe che le hanno precedute, hanno accolto con entusiasmo l’invito a costruire un ponte fatto di scambi, osservazioni e sorrisi tra i diversi ordini scolastici.
Accolte calorosamente dai bambini e dalle maestre Anna Parisi, Cristina Cirillo e Maria Grazia Battiato, le docenti si sono immerse nella routine quotidiana: canzoncine mattutine in italiano e in inglese, giochi creativi e relazioni autentiche hanno reso l’esperienza un’immersione totale nella magia dell’infanzia.
Un momento particolarmente arricchente è stato il racconto delle esperienze scientifiche realizzate grazie ai progetti PNRR, che anche nei contesti dell’infanzia si traducono in occasioni esplorative e sperimentali a misura di bambino. Parallelamente, i percorsi legati al bilinguismo – sempre nell’ambito del PNRR – stanno già facendo germogliare preziose competenze linguistiche, preparando i piccoli a diventare cittadini del mondo.

E proprio lo sguardo oltre i confini è stato evocato anche attraverso i riferimenti al programma Erasmus Plus, che, con il suo spirito di apertura e scambio interculturale, ispira anche nella scuola dell’infanzia piccoli “viaggiatori simbolici” pronti ad avventurarsi tra lingue, culture e mondi lontani.
Tra i momenti più coinvolgenti, due laboratori speciali hanno lasciato il segno: il primo all’aperto, dove bambini e insegnanti hanno trasformato una semplice pellicola trasparente in una tela collettiva di colori e segni; il secondo, più paziente e concentrato, ha visto tutti impegnati nella creazione di collane con perline variopinte, infilate con cura da veri e propri artigiani in miniatura.

Più che uno scambio, questa esperienza ha rappresentato un esercizio di empatia, uno sguardo rinnovato sull’infanzia e un’occasione per riflettere su pratiche educative centrate sull’ascolto, sulla relazione e sul gioco. Un modo per rinsaldare i legami tra i diversi gradi scolastici e sentirsi, ancora di più, parte di una vera comunità educativa.
In fondo, bastano qualche pennello, un filo di perline… e un pizzico di curiosità per costruire ponti duraturi tra mondi solo in apparenza lontani.