Ultima modifica: 30 Aprile 2020
Istituto Comprensivo II “Rita Levi Montalcini” > Perché il 1 maggio è la Festa dei lavoratori?

Perché il 1 maggio è la Festa dei lavoratori?

Farè – Gli alunni di alcune classi della scuola Farè ci aiutano a rispondere a questa domanda, invitandoci anche ad approfondire il tragico evento accaduto a Portella della Ginestra (Sicilia) durante la manifestazione del primo maggio del 1947.

Il Primo Maggio viene commemorato per non dimenticare tutte quelle persone
che hanno lottato per ottenere condizioni di lavoro e di vita umane per tutti e per
difendere il proprio diritto al lavoro.
L’episodio che ha ispirato la data nella quale attualmente, in molti Paesi del
mondo, si celebra la Festa del lavoro o dei Lavoratori, avvenne a negli Usa, a
Chicago il 1° maggio del 1886. 

Quel giorno era stato indetto uno sciopero
generale in tutti gli Stati Uniti con il quale gli operai rivendicavano migliori e più
umane condizioni di lavoro: a metà Ottocento non era raro che si lavorasse
anche 16 ore al giorno, la “sicurezza” non era neppure contemplata e i morti sul
lavoro erano cosa di tutti i giorni.
La protesta andò avanti per tre giorni e il 4 maggio culminò con una e propria
vera battaglia tra i lavoratori in sciopero e la polizia di Chicago: undici persone
persero la vita in quello che sarebbe passato alla storia come il massacro di
Haymarket.

Tre anni dopo, il 20 luglio del 1889, a Parigi, durante il primo congresso della
Seconda Internazionale (l’organizzazione creata dai partiti socialisti e laburisti
europei) fu lanciata l’idea di una grande manifestazione per chiedere la riduzione
della giornata lavorativa a 8 ore. 
Nella scelta della data si tenne conto proprio degli episodi di Chicago del 1886 e
si decise di celebrare il lavoro e i lavoratori il Primo Maggio.
L’iniziativa divenne un simbolo delle rivendicazioni operaie, di lavoratori che in
quegli anni lottavano per conquistare diritti e condizioni di lavoro migliori.
Varcò i confini francesi e, nonostante la risposta repressiva di molti governi, la
manifestazione del 1° maggio del 1890 (la prima manifestazione internazionale
della storia) registrò un’altissima adesione. 
Dal 1947 la Festa del lavoro dei Lavoratori divenne ufficialmente festa nazionale
italiana e attualmente il Primo Maggio è giorno di festa nazionale in molti Paesi:
da Cuba alla Turchia, dal Brasile alla Cina e poi Russia, Messico e diversi Paesi
dell’Unione europea. Curiosamente non lo è negli Stati Uniti, il Paese da cui, in
un certo senso, tutto cominciò.
In molti Paesi d’Europa la festività del primo maggio fu adottata nel 1889, in
Italia due anni dopo. Anche nel nostro Paese, però, questa festività ha trovato
filo da torcere. In epoca fascista, tra il 1924 e il 1944 la festa del lavoro
fu anticipata al 21 aprile in coincidenza con il Natale di Roma, prendendo il
nome di Natale di Roma, Festa del lavoro.
Nel 1947 tornò a essere festeggiata il primo maggio e proprio quell’anno,
a Portella della Ginestra, in Sicilia, durante la manifestazione furono uccise 11
persone in una sparatoria organizzata dalla banda del mafioso Salvatore
Giuliano. Ancora oggi ricordiamo quella strage, perché nel nostro paese il lavoro
è ancora minacciato dalla mafia e va tutelato anche con la memoria. (classe 2B)

Se vuoi approfondire la conoscenza della strage di Portella della Ginestra ti invitiamo a guardare il ppt realizzato da Lorenzo Milianti (2B): Portella della Ginestra

I ragazzi delle classi 3C e 3D sono invece stati guidati alla conoscenza di tale sanguinoso evento attraverso la lettura della poesia “Parru cu tia” (Parlo con te), del poeta siciliano Ignazio Buttitta (1899-1997); cliccando di seguito puoi trovare una breve presentazione dell’autore, la spiegazione del senso della poesia ed anche due link a video in cui l’autore stesso recita i propri versi:  Parru cu tia